Alexia Krauthäuser e Katrin Roeber hanno studiato all’Accademia d’Arte di Düsseldorf, rispettivamente col Professor Jan Dibbets e col Professor A.R. Penck. Dal 2004 al 2005 le due artiste hanno lavorato una accanto all’altra in un atelier comune.

Alexia Krauthäuser sviluppa i suoi quadri accuratamente elaborati,  in cui in primo piano è posto a volte il soggetto, a volte la pittura, a partire da originali fotografici. Questi vengono scelti dall’artista in base a criteri quali lo straniamento della superficie causato da un effetto di mosso e dalla dissolvenza incrociata della luce.
Alexia Krauthäuser prende questi soggetti praticamente indipingibili come occasione per portare a compimento, passo dopo passo, le sue finora rare tecniche pittoriche. I risultati ondeggiano tra la casualità e la precisione meticolosa. A causa di questi estremi contrasti, lo sguardo dell’osservatore è allo stesso tempo attratto ed escluso dalla comprensione ottica finale del quadro.

Anche i quadri di Katrin Roeber invitano ad entrare nelle ingannevoli prospettive delle superfici e delle strutture che si sovrappongono e intersecano. Nelle sue opere più recenti l’artista si occupa del tema dello Zoo. Nello zoo gli spazi modellati artificialmente dovrebbero destare delle associazioni con particolari condizioni naturali. Con il pretesto della conservazione dello spazio vitale, l’animale viene degradato a comparsa su di un palcoscenico ostile alla natura.
A questa complessità Katrin Roeber si avvicina tramite la contrapposizione di frammenti illustrati trovati in riviste e di una pittura che oscilla tra la rozzezza e la finezza.
L’osservatore non può mai sapere con certezza se ciò che gli sta di fronte è una superficie architettonica, il suo riflesso, o un puro e semplice presagio di spazialità.

Alexia Krauthäuser e Katrin Roeber nelle loro opere mettono a fuoco degli squarci di realtà, sulla scorta di cui si mettono alla ricerca delle strutture immanenti all’immagine, che paragonano, in quanto equivalenti, ai contenuti letterari dell’immagine. 

Il titolo della mostra “im Grünen–im Blauen” (“nel verde-nel blu”) fa riferimento da un lato ai campi cromatici che Alexia Krauthäuser e Katrin Roeber scandagliano, dall’altro anche alle espressioni idiomatiche tedesche che collegano “nel verde” (im Grünen) ad un incontro con la natura, e “nel blu” (im Blauen) al liberarsi, al lasciarsi andare.

Katrin Roeber